<< Sulla Singolarità >>La cosa bellina
di quello che so
è che lo posso ridire
così, per un po’Ma la cosa più strana
e bell’oltremodo
è pensare qualcosa
in un modo assai nuovoE se pensi a “qualcosa”
che nessuno sa
magari hai ragione
e poi si vedrà.Tanto nessuno
ti può dire: < E’ così! >
e perciò valgono uguale
l’idea del saggio, del semplice odella bambin!
TeatroFiaba
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il Blog degli amici di 3 B
tra i molti commenti che ho ricevuto sul mio lavoro di tesi uno mi pare azzeccatissimo, in sostanza questo commento critico dice che bisogna stare attenti a fare teatro quando dobbiamo anche fare i maestri poiché questo, il teatro, potrebbe indurci alla finzione piuttosto che alla verità, a fingere piuttosto che ad essere professionali ma spontanei.
ma vi lascio direttamente al sito di questi ragazzi di una terza primaria o, come dicevamo un tempo, terza elementare e mi pare che gli elementi per affrontare il mondo ce li abbiano tutti.
La tesi di Giovanni
Redazione 20 febbraio 2018
vedi anche
Cronaca della visita all’Universitá
Redazione 20 febbraio 2018
Giovanni
Redazione 1 febbraio 2018
https://scuole.portaleragazzi.it/vittorioveneto3b/
Il teatro e la formazione docenti
Aprirsi all’ascolto
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Quattordicesima mattina – Il piccione fermo in cielo
Il piccione fermo in cielo
A un piccione viaggiatore
gli successe un grand’affare
che nel cielo, viaggiando,
fu fermato da un signore!
Era un uomo, aviatore,
casco, elmetto e cannocchiale:
« ‘Giorno, prego, favorisca!
Io son qui per controllare! »
« Scusi, prego, ma avrei fretta »
« No, si fermi: che vuol fare! »
« Niente, scusi, ma però …
veramente dovrei andare! »
« Favorisca il suo bigletto! »
Disse l’uomo anche un po’ male
« Sono io ‘l Controllore,
sono un Pubblic’Ufficiale! »
« Non ho niente, gliel’ho detto,
sono solo un viaggiatore! »
« Ma che sento, o perbacco!
Allordunque non può andare! »
« Ma perché?! Ovvia, mi scusi:
è da sempre ‘l mio mestiere! »
« Oh mi spiace, oh mi duole:
si doveva patentare!»
Fu così che restò fermo,
il piccione viaggiatore,
e mai più i suoi messaggi
ebbe modo a consegnare.
È pur strano, non pensate?
Niente e nulla l’obbligava
a quell’ordine seguire?
Che sia questo far rivolta
pe’l piccione viaggiatore?
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L’altro ieri – Filastrocca sulla fatica e lo studio
Filastrocca sulla fatica e lo studio
Oh che fatica
lo stare a studiare
mentre a palla
io vorrei giocare!
O come mio babbo
con la sua borsetta
a portar la posta
con la bicicletta.
O come la mamma
che in casa può stare;
lavora anche lei,
ma se vuole può uscire!
E tu sai che dice
al suo nipotino
il buon vecchio nonno
che è saggio un pochino?
Che può sembrar strano
ma forse, chissà?!
Quel suo bambino
ragione ce l’ha!
Lo disse quel nonno
a quel nipotino.
Lo disse forte
o piano pianino?
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Giorno deciso – Storia di una nuvoletta
Storia di una nuvoletta
Una nuvoletta,
presa dalla fretta,
corse via dal mare
diretta verso ‘l sole.
Giusto a metà strada
si voltò di scatto
e sola si trovò
così, tutto d’un tratto!
Povera piccina
che brutta situazione;
s’immaginò arrabbiato
suo padre Nuvolone!
E poi, sola soletta,
paura un po’ c’aveva
ché ‘l vento la portava
un po’ dove voleva.
Allora fu che pianse,
ma tanto e a dirotto!
Si sciolse tutta in lacrime
e quel dì che tempo brutto!!
Così si ritrovò,
a gocce assai piccine,
a scivolare in mare
con altre nuvoline.
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Giorno spreciso – Quel pesciolino perso nel mare
Quel pesciolino perso nel mare
Un pesciolino
pèrso nel mare
proprio ‘n sapeva
verso dove nuotare.
Tutto era uguale
e tanto era ‘l blu
che lui non andava
né sotto né sù.
Ma poi qualcosa
o qualcuno chissà?
che lo guardava
con curiosità.
cosicché si trovò
così tutto d’un tratto
con tanta paura
dentro un secchietto!
ma poi – che fortuna! –
ricadde nel mare
e ora sapeva
verso dove nuotare!
Quel pesciolino
perso nel mare.
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